mercoledì 28 agosto 2019

SFRUTTARE I TEMPI DI VIAGGIO PER FINI ARTISTICI

I tempi che ogni giorno impieghiamo per spostarci da casa al luogo di lavoro, possono essere ottimizzati per i nostri fini artistici: come? portando sempre con noi gli strumenti necessari per studiare, disegnare, prendere appunti, raccogliere idee e buttar giù progetti. 



Come ottimizzare i tempi del viaggio verso il luogo di lavoro per fini artistici

Questa buona abitudine, non solo ci porterà benefici in termini di progressi nello studio o nel lavoro artistico, ma ci metterà anche di buon umore. Iniziare la giornata facendo una cosa che piace, che si desidera fare, ci farà affrontare con maggior entusiasmo anche il nostro lavoro "non artistico" che siamo costretti a svolgere.

Certo, fare tutto ciò mentre guidiamo la nostra auto, non solo è vietato dalla Legge, ma è pure fortemente sconsigliabile per la pericolosità dell'atto. Stessa cosa vale per l'utilizzo, in momenti inopportuni, dello smartphone.
Se però, invece che guidare la nostra auto, decidessimo di recarci al lavoro con l'autista... ehm! quello del mezzo pubblico, cosa avevate capito?! ecco che il tragitto casa-lavoro e ritorno, si trasforma in un momento importante per la nostra formazione artistica.


Ogni spostamento di andata verso il luogo di lavoro e di ritorno verso casa , anziché tempo perso, diviene un momento stimolante e proficuo, i cui benefici si riveleranno quando dovremo realizzare la nostra opera, oppure sostenere un esame in Accademia.





COME IMPOSTARE IL LAVORO SUL MEZZO PUBBLICO


I tempi per gli spostamenti lavorativi, si sa,  possono talvolta superare l'ora o persino le due o più ore; vuoi per i tempi di attesa dei mezzi,  che per la distanza da percorrere vera e propria, costringendoci in tal modo a sprecare buona parte della nostra giornata, con il risultato di ritrovarci a sera con pochissimo tempo a disposizione da dedicare alle nostre passioni o allo studio (nel caso fossimo studenti-lavoratori). 


come ottimizzare i tempi morti del viaggio verso il luogo di lavoro
Scegliamo il mezzo pubblico in luogo dell'auto privata
Organizzandoci bene è però possibile portare a casa dei buoni risultati in termini di tempo guadagnato, ovviando così a questo problema. Siccome siamo artisti, innanzitutto teniamo sempre con noi un buon libroo manuale, o saggio a tema artistico soprattutto se si tratta di  materiale su cui dovremo poi sostenere degli esami in Accademia  (vedi: Tornare a studiare a 40 anni in Accademia per passione) 
Fare ciò non solo ci ci arricchirà come artisti, ma ci porterà avanti anche nel percorso di studi che eventualmente abbiamo intrapreso. 



La seconda mossa necessaria è quella di tuffarsi letteralmente sul primo posto a sedere libero che individuiamo, senza  naturalmente essere scortesi verso chi ne ha più bisogno. 
A questo punto concentriamo la mente su ciò che stiamo leggendo, senza divagare, e aiutandoci con la sottolineatura a matita sul libro cartaceo oppure evidenziando delle note, nel  caso si tratti di un  ebook, cercando di assimilare più che possiamo.  

Ultimamente anche gli audiolibri sono sempre più diffusi, perciò questa potrebbe essere una buona soluzione che ci permette di ascoltare ed apprendere facilmente i testi.

E se invece abbiamo la sfortuna, come spesso accade,  che il mezzo pubblico sia super affollato? Anche se siamo costretti a viaggiare schiacciati tra la folla, tutto ciò rimane possibile; con un po' di strategia e allenamento si può riuscire, per esempio scegliendo un angolino del veicolo, in cui ci si possa appoggiare alla parete, avendo in tal modo le mani libere per reggere il libro. 

Ormai siamo capacissimi ad usare lo smartphone persino camminando per strada (con tutti i rischi del caso, e che sarebbe meglio evitare!) figuriamoci se non possiamo leggere e sottolineare un libro viaggiando su un mezzo pubblico, dove di pericoli non ce ne sono.



SCHIZZARE SU CARTA I TRATTI SOMATICI DEI NOSTRI COMPAGNI DI VIAGGIO



Se siamo particolarmente motivati e troviamo il coraggio di  anticipare di una mezz'ora la sveglia mattutina, può darsi che troveremo i mezzi più vuoti, riuscendo così a viaggiare comodamente seduti sul nostro treno o su altro mezzo pubblico. 

Estraiamo allora dalla borsa taccuino e matita e proviamo ad appuntare tutto ciò che vediamo dinnanzi a noi. Non importa se è una cosa banale o interessante, buttiamo comunque giù qualche linea, accenniamo ad un po' di chiaro-scuro, descriviamo a parole qualche nota sul colore o sull'atmosfera della scena che stiamo osservando. L'album di schizzi può assumere un valore artistico tutto suo, andando persino al di là delle nostre iniziali intenzioni.

Il particolare di un occhio, di un naso o di una bocca ci potrà servire, sia come allenamento per imparare a cogliere un'espressione, che come dato "scientifico" da cui partire per disegnare un volto, una volta tornati a casa o nel nostro studio. 


I  tratti di un paesaggio con qualche annotazione su colore e atmosfera, sarà utile per dipingere un  successivo quadro, sopratutto se il nostro metodo pittorico è basato sulla memoria.

Se puntiamo invece ad un risultato fortemente realistico e più puntuale si può allora catturare qualche immagine con lo smarthphone, ma questo vale principalmente per il paesaggio, perché fotografare una persona contro la sua volontà non è consigliabile e potrebbe causare qualche problemino...




CAMMINARE,  INVECE DI ANDARE IN PALESTRA



Dato che siamo in un'ottica di ottimizzazione dei tempi il fatto di salire e scendere dai mezzi, fare una corsetta per prendere l'autobus al volo, evitare la scala mobile in metrò, e magari scendere una fermata o due prima della nostra destinazione finale, ci aiuterà a stare in forma e mantenere l'allenamento fisico e cardiaco, inoltre, questo allenamento gratuito, ci permetterà di tagliare i tempi che dedicheremmo alla palestra (e i relativi costi) perché, come avviene per il lavoro artistico sopra descritto, anche  un metodico percorso a piedi quotidiano può diventare un significativo allenamento se portato avanti con costanza nel tempo.



IL CAFFE' AL BAR PRIMA DI ENTRARE IN UFFICIO



Se il nostro viaggio verso il luogo di lavoro come spesso accade, si conclude con un caffè al baretto vicino all'ufficio prima di "prendere servizio", e se come dicevo più sopra, puntiamo la sveglia una mezz'ora prima del solito orario a cui siamo abituati, potremmo sfruttare la piacevole e più lunga sosta al bar per sederci ad un tavolino (in luogo dell'affollato e caotico bancone) e buttar giù qualche altro segno o bozza di progetto sul nostro taccuino, oppure sottolineare un'altra pagina del libro che stiamo studiando.




Potrebbe sembrare che questi ulteriori compiti che ci stiamo imponendo aggravino la nostra giornata, ma non è così se li svolgiamo con passione calandoci nei panni dell'artista che vogliamo essere.

Tutti questi piccoli gesti quotidiani nel tempo formeranno un grande lavoro. Goccia a goccia si forma il mare, quindi se il nostro tempo è risicato, mettere a segno un pezzettino di lavoro al giorno forma, nel tempo, una grande riserva.
Ci troveremo molto lavoro "fatto" senza essercene quasi accorti. 




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